Orticateatro presenta
«Gli Slan di Sandra»

Un tramonto rosso sangue
Traduzione e libero adattamento di "Fisch fur vier" di W. Kohlaase e R. Zimmer a cura de "Gli Slan di Sandra"

Martedì 24 aprile 2012
Teatro Giovanni Testori - Forlì



Giuseppe, fidato maggiordomo di casa Santini, dopo 30 anni di ineccepibile lavoro, sente la necessità di riposarsi soddisfacendo un suo antico desiderio: fare il giro del mondo. Unico problema la questione economica, che tenta di risolvere chiedendo alle sue tre padrone: Charlotte, Cecilia e Clementina, un anticipo su quanto promessogli in eredità. Ma tra promettere e mantenere spesso c'è un baratro, e la divertente commedia si trasforma in un esilarante noir. Pur rimanendo sempre sul piano umoristico, il testo mostra le diverse sfaccettature della solitudine: quella di Charlotte, donna in carriera che si è totalmente dedicata agli affari e alla direzione della casa; quella di Cecilia che è stata costretta a rinunciare all'unica occasione sentimentale della sua vita dalla sorella maggiore che aveva visto nel pretendente un profittatore agevolato dal desiderio romantico di Cecilia; ed infine Clementina, impossibilitata a crescere e quindi a cogliere qualsiasi opportunità poiché sempre considerata la piccola di casa. Solitudini che sono state attenuate da Giuseppe il maggiordomo, il quale discretamente ha dato ad ognuna di loro un frammento di una storia d'amore, creando così però la sua personale solitudine. Nel rapporto fra padrone e subordinato ne viene evidenziata la palese ingiustizia: Giuseppe, trattato come servo e sottoposto, deve sottostare a ordini secchi e persino isterici anche nei momenti di intimità, a volte vi è condiscendenza nei suoi confronti e altre volte permissione, ma mai un sentimento di affetto. Ma non è ciò che è al centro delle preoccupazioni dei protagonisti di questa storia, bensì i soldi chiesti o da dare che porteranno, sul filo di un umorismo pungente e a volte surreale, ad un finale sorprendente.