Premio Letterario Nazionale “Città di Forlì”
12ª Edizione - 2014
Motivazioni

Premio Sandra Mazzini per la poesia inedita

Vincitore:

  • BRUNO CENTOMO

Motivazione:
I versi di questo autore stupiscono per il loro ritmo incalzante e l’assenza di una qualsiasi caduta di tono. Sono scorrevoli, profondi nel dolore dell’assenza, perché nulla del tempo di oggi sarà quello di domani. Servono ali di cartone per dormire con angeli di poco conto, mentre di giorno in giorno il filo teso si spezza da un capo all’altro della vita. Il poeta si esprime con parole che via via si trasformano in immagini sempre originali e mai scontate. Non c’è retorica in queste liriche, ma solo il disincanto che lascia spazio alla consapevolezza del pieno vivere.


2º Classificato

  • OLIVIERO ANGELO FUINA

Motivazione:
La poesia rivela noi stessi in forma di parola e il poeta ha trasmesso il proprio mondo emotivo e originale attraverso i versi e le parole delle sue poesie. Emerge una poesia che ci regala un modo altro di vedere il tempo, ci racconta che “spesso il vento spettina i capelli così come il tempo spettina i giorni e con loro programmi e certezze”. L’autore sottolinea con immagini forti che “il tempo che Lui non vive è un sicario che buca la mente dal cuore”. E ancora paragona “un filo d’erba che cresce in segreto alle lancette di un orologio che sembrano sì ferme allo sguardo, ma che comunque impercettibilmente fanno scorrere gli istanti del tempo”.
Nei versi delle poesie il poeta affronta anche il rimpianto quando nel suo scritto “Il vuoto di una scelta” afferma che “ha perso, senza viaggio, un altro treno”, oppure quando “vorrebbe essere un cielo di marzo mai bagnato da piogge costanti” nel componimento “Stelle che diranno il tuo nome”, e ancora quando si accorge che “le promesse che ieri stringeva, sono già del domani i rimpianti” nel testo “Come vento su rughe sorprese”.

3° Classificata

  • TIZIANA MONARI

Motivazione:
Nelle tre liriche presentate, la poetessa spazia tra temi molto diversi tra loro, affrontandoli però con lo stesso garbo e con una delicatezza che non può non intenerire. Si intuisce un lavoro curato e meticoloso, che si manifesta attraverso la scelta ponderata delle parole e che, oltre a dar vita a versi di spessore, suggerisce al lettore immagini limpide ed efficaci.

Finalista

  • STEFANO BALDINU

Motivazione:
La cifra stilistica raggiunta dall’autore è matura nel suo dipanarsi narrativo, disvelando immagini terse e ben calibrate. E' un flusso interiore che sgorga lineare dal principio al termine, la melodia forte e salda di chi sa intravedere intera l'architettura degli oggetti e dei giorni.
E' in queste transitorie demarcazioni della realtà che si consuma il ruolo dell'essere umano, che in forma ragionata riconsegna all'umanità tutto ciò che ad essa sfugge delle proprie pretese certezze, e ne crea un baluardo, una sfida forse a non cedere.

Finalista

  • ANNA BARZAGHI

Motivazione:
L’autrice riesce con parole semplici a descrivere immagini di vita quotidiana immerse in sensazioni che nascono da gesti come il movimento delle mani dell’uomo amato, dal “silenzio che urla nei miei occhi come una pioggia ghiacciata”, e dall’incedere della vita che è “una firma, una promessa”.
Emerge la qualità della scrittrice che fa dell’osservazione una grande forza.

Finalista

  • DAVIDE ROCCO COLACRAI

Motivazione:
Dando ampio spazio ai sentimenti e ai vissuti, l'autore introduce e sfiora temi importanti e talvolta dimenticati, come la malattia dell'AIDS o la realtà politica di Cuba. Così facendo, ci ricorda una delle funzioni del poeta, che è proprio quella di riportare a galla fatti, persone e riflessioni, in una costante sfida contro il tempo che prova a relegare il tutto nell'indifferenza.
Pensati ed evocativi gli accostamenti di parole.

Segnalati:

  • DANIELE ANDREUCCI

Motivazione:
E’ sicuramente una poesia degna di nota quella di questo autore…. che si esprime attraverso versi pacati che si snodano placidi tra l’inizio del suo cammino, la paura di morire e per ciò di lasciare le proprie cose in mano a gente che non sa commuoversi, fino ad arrivare a guardarsi dentro, in fondo, nel suo autoritratto.

  • LUCIA BALDINI

Motivazione:
L'autrice dipinge quadri di quiete armoniosa rintracciando i misteri dell'essere e della natura. Sa muoversi entro questi con colpi di rapida riflessione e chiuse efficaci. Tutto scorre come una danza profumata, che rende tributo ai colori della terra, dove il paesaggio un poco arretra e si fa d'inquietudine umana.

  • GIUSEPPE D’ERRICO

Motivazione:
Nei versi il poeta si sottolinea “infedele al certo” ma nello stesso tempo giunge ad una sconsolante certezza: “adesso come ieri la fine sa sempre truccarsi gli occhi e impomatarsi le mani; sa sempre condurti dietro l’angolo”.
Poesia che ti si insinua dentro con il suo gusto dolce-amaro.


  • FILIPPO INFERRERA

Motivazione:
E’ una scrittura fatta di ricordi quella di Filippo Inferrera, ricordi di un passato vissuto con amici che non ci sono più, con i quali ha condiviso gran parte della vita e a loro rivolge il pensiero guardando la terra che li ha seppelliti.
Sono poesie intrise di tenerezza e di nostalgia per la giovinezza che fugge ma racchiude in sé gli affetti più sinceri che solo l’amicizia può dare.

  • ROBERTO ROMANATO

Motivazione:
L’autore nelle sue poesie parla dell’inquietudine del cuore che è: “un precipizio che t’attende se in te ti affacci (e un poco ti spaventa)”.
La scrittura concisa senza inutili ridondanze, fa sì che il lettor si lasci trasportare da queste riflessioni sulla fragilità umana che a tratti sfiora la felicità.


Premio Jacopo Allegretti per la traduzione di poesia

Vincitrice:

  • NADIA CAZZANIGA
    Lingua: inglese

Motivazione:
Le due traduzioni proposte sono state particolarmente apprezzate per lo sforzo compiuto nel ricreare il senso del testo originale, caratterizzato da una metrica molto musicale e cadenzata dalla rima. La resa in italiano ha saputo riproporre un ritmo della lingua che risulta molto lirico, conservando intatti i tratti umoristici del contenuto originale. Le versioni italiane delle poesie “Matilda” e “Goldophine Horne” di Hilaire Belloc (poeta nato in Francia ma vissuto da sempre in Inghilterra), ripropongono, con particolare efficacia poetica, i versi inglesi nella loro dimensione grottesca e umoristica, caratteristica della produzione dell’autore, ma anche tipica della cultura letteraria inglese di fine ottocento.

2ª Classificata:

  • ALESSANDRA NARDON
    Lingua: inglese

Motivazione:
La commissione giudicatrice ha premiato la particolare sensibilità mostrata nel riproporre, in lingua italiana, le due poesie scelte. La semplicità musicale di Sonnet n. 2 della poetessa statunitense Guendolyn Bennett è ben riflessa nella scelta lessicale e nella capacità di riprodurre la rima, senza forzare il testo, né dal punto di vista del senso, né del ritmo. Così pure la dimensione onirica della seconda lirica presentata, “Fantasy”, che giunge al lettore italiano in maniera limpida, anche se in questo caso la metrica cadenzata dalla rima non è stata riproposta.

3ª Classificata:

  • SANDRA BIONDO
    Lingua: portoghese

Motivazione:
La giuria è particolarmente soddisfatta del fatto che un autore portoghese contemporaneo - José Luís Peixoto - sia stato portato alla sua attenzione grazie ad un ottimo lavoro di traduzione, svolto con una notevole cura per la scrittura e un linguaggio avveduto.
Il premio viene assegnato per la felicità dell'esito, per la sorprendente resa di un linguaggio giovane e diretto, per l'equilibrato lavoro di traduzione che non tradisce anche nella resa delle sonorità di un testo di prosa poetica, pieno di evocative descrizioni e dirompente forza narrativa.

Segnalata:

  • VALENTINA CHIESA
    Lingua: inglese

Motivazione:
Proponiamo una menzione speciale per la traduzione di “The Rider” della giovane scrittrice londinese Denise Saul, in quanto la versione italiana sembra ben riproporre l’inquietudine espressa nel testo originale in cui “L’uomo a cavallo” viene percepito come una minaccia. Riteniamo dunque che la traduzione presentata mostra di aver saputo cogliere l’essenza di questa particolare poesia di non facile esercizio.


Premio Irene Ugolini Zoli per la prefazione a un libro di poesie

Vincitrice:

  • ANTONELLA SBUELZ
    per la prefazione a “Il libro della memoria e dell’oblio” di Marina Giovannelli - Samuele Editore

Motivazione:
Assolutamente affascinante e lirico il dettato quasi poetico della Sbuelz, “preziosa” la prefazione nei suoi rimandi e riferimenti colti, nella sua rievocazione dell'essenza del mito che sa far rivivere con pochi cenni sapienti. Suggestiva la riflessione sul viaggio di Ishtar nell'oltretomba, nella citta' del buio, “snodo” centrale del libro della Giovannelli. La Sbuelz riesce a farci cogliere la chiave di lettura del dettato poetico, sospeso fra memoria e oblio, in una "inesausta tensione dicotomica". Una prefazione che sa guidarci alla scoperta delle peculiarità del linguaggio poetico e della scrittura della Giovannelli, che anche attraverso la parola evoca l'eterno mito del viaggio.

2º Classificato:

  • STEFANO VALENTINI
    per la prefazione a “A doppio nodo” di Francesca Furlan - Venilia Editrice

Motivazione:
Seguendo “la cattedrale di significati e sensi”, trasportati dalle ombre e dalle luci, il prefatore Valentini, ci ha donato la domanda, la cui risposta è nella ricerca di significato di questa nostra vita. Ci ha aperto la porta del mondo simbolico di Francesca “a doppio nodo” tra individuo e collettivo, eros e thanatos e l’Ombra e la Luce.

3º Classificato:

  • MAURIZIO CASAGRANDE
    per la prefazione a “El paradiso brusà” di Luigi Bressan - Edizioni Il Ponte del Sale

Motivazione:
Postfazione completa ed esaustiva. Casagrande nella sua analisi non trascura nessun aspetto della silloge di Luigi Bressan: la visione poetica, la crescita, la maturazione indi la svolta radicale del passaggio dal dialetto alla lingua.
Maurizio Casagrande, con grande efficacia, traspone l’amarezza e il disincanto dell’autore, dove intravvede perfino la fine della poesia, all’esperienza universale della Società post-moderna, dove c’è posto soltanto per i “Numeri Primi”. Situazioni sociali e psichiche potentemente simboleggiate dall’ ossessione di una “pioggia putrida che dura da sempre e che credevamo morta”.

Finalista:

  • GIORGIO BÀRBERI SQUAROTTI
    per la prefazione a “Teoria del pirata” di Riccardo Raimondo - Samuele Editore

Motivazione:
E’ un incontro felice quello di Giorgio Bàrberi Squarotti con il poeta Riccardo Raimondo. Nella prefazione alla “Teoria del pirata” il critico si addentra con interesse compiaciuto nelle esplorazioni geografiche ed esistenziali dell’autore e ne ammira con sensibile attenzione il linguaggio nuovo ed immaginifico, che riplasma la tradizione e fonde i generi in un personale amalgama di stile. Attraverso la guida del prefatore riusciamo così ad entrare in una calda risonanza empatica con il giovane artista apprezzandone pienamente, oltre che la maturità delle metafore e i sapienti rimandi letterari, soprattutto la capacità ironica, una scelta consapevole e “corsara” che permette sempre alla poesia, come Bàrberi Squarotti sa ben dire, di non chiudersi in se stessa e cadere in un patetico sentimentalismo, ma di spingersi con slancio verso la vita e la verità.

Finalista:

  • EMILIO ISGRÒ
    per la prefazione a “Al ritmo di Putipu” di Renato Gorgoni - Samuele Editore

Motivazione:
Il prefatore ci guida nel mondo simbolico del poeta con “sottintesi, presupposti, rimandi, intuitive finezze” (E. Pound), verificando in questo modo se vi è la possibilità di “conversare fra persone intelligenti che condividono o meno il percorso empatico indicato”.


Segnalati:

  • POMPEA ANGELETTI CATANOSSI
    per la prefazione a “Soffi di voce” di Claudia Vecchi - Casa Editrice Kimerik

Motivazione:
Prefazione pregevole che accompagna il lettore senza mai soverchiare l’autrice; un raffinato invito alla lettura!
La speranza? Ascosa nell’urgenza di restituire dignità al binomio “parola donna”, recupera un antico anelito che soffia immutato nella vita di una giovane d’oggi.

  • ANTONIO DANIELE
    per la prefazione a “Le ansie della storia” di Antonio Lonardo - Giambra Editori

Motivazione:
Partendo da due precedenti raccolte di Antonio Lonardo che con quest’ultima “Le ansie della storia” costituiscono una trilogia che ha appunto come protagonista la storia, sia quella universale che quella personale, Antonio Daniele illustra minuziosamente la tematica della poesia di Lonardo, le motivazioni storico filosofiche e la maturazione che ha condotto la sua poesia a farsi universale. Con competenza, indirizza il lettore ad osservare tutte le sfaccettature culturali e umane che caratterizzano questa poesia.

  • FABIO FRANZIN
    per la prefazione a “Cossa vustu che te diga” di Giacomo Sandron - Samuele Editore

Motivazione:
Più che motivare è un ringraziare per aver incuriosito alla lettura poetica dialettale, oltre i “confini” del territorio; per aver spinto il lettore a conoscere, attraverso le poesie di Sandron, il sentire del Friuli, non facilmente accessibile.


Premio IN Magazine per il romanzo inedito

Vincitrice:

  • GIUSEPPINA MODICA con il racconto “Buchi

Motivazione:
Grazie alla conta dei buchi delle pallottole lasciati ad ogni agguato di mafia, negli anni una bambina diventa donna prendendo consapevolezza della brutalità del mondo che la circonda, un mondo da cui sente infine la necessità di difendersi a modo suo. In questo racconto si parla di violenza attraverso una narrazione che riesce ad essere, al tempo stesso, fantasiosa e concreta, leggera e coinvolgente.

2° Classificato:

  • SIMONE LAURENZI con il racconto “Lettera al mondo di un tenore noioso

Motivazione:
Il rifiuto di cantare a un matrimonio diventa il pretesto per un’analisi interiore che, da personale, si apre ben presto a considerazioni di più ampio respiro, e dal tono simbolico, sulle relazioni interpersonali e - fra le righe - sul significato della vita. Senza mai essere pedante o didascalico, il narratore accompagna il lettore in un breve viaggio attraverso quadretti di situazioni retti con rara perizia narrativa.

3° Classificato:

  • GIOVANNI MARIA PEDRANI con il racconto “Bluetooth

Motivazione:
Un treno si ferma in una stazione, probabilmente per un’avaria. Un ragazzo - spinto dalla noia e dalla curiosità - fruga via bluetooth tra i dati dei cellulari dei vicini. Parte così una narrazione che possiede la freschezza di una piccola avventura giovanile, in cui l’autore riesce a coinvolgere il lettore e a far salire con leggerezza la tensione fino a un inaspettato finale a sorpresa.

Finalista:

  • CARMEN MARIA CARNEMOLLA con il racconto “Il pianoforte

Motivazione:
Poetico racconto che narra, attraverso il legame fra strumento e strumentista, il rapporto fra una madre e una figlia. E' il racconto di un ricordo dolce e amaro in cui sono protagonisti il destino e l'amore per la musica. La prosa è semplice ma di grande impatto emotivo.

Segnalati:

  • BARBARA MAZZOTTI con il racconto “Due facce della stessa medaglia

Motivazione:
L’autrice racconta, attraverso una narrazione che trasmette una costante tensione, i pensieri di un ragazzo autistico . Una improbabile realtà destinata a trasformarsi radicalmente nel giro di pochi minuti o di poche ore. In questo racconto c’è dolore e paura: un percorso introspettivo che coinvolge il lettore perché il linguaggio scava dentro le emozioni del ragazzo.

  • GIULIANA MORO con il racconto “Salve Regina

Motivazione:
Il racconto è avvincente e scritto con proprietà di linguaggio. I personaggi sono analizzati tenendo presente la personalità di ciascuno e mettendo a nudo le caratteristiche individuali lungo il percorso della vita. La loro storia personale si incrocia quando uno di loro Ettorre, dopo una inguaribile malattia, muore, lasciando dietro di sé tanti affettuosi ricordi. Un racconto scritto con equilibrio e sensibilità .

Segnalazione speciale:

  • GABRIELE PANZAVOLTA di anni 11, con il racconto “Shah mat - Il re è morto

Motivazione:
In una simpatica narrazione dai toni mitici, la scacchiera si anima per dare vita ad una partita di scacchi complessa e articolata che rappresenta la vita stessa. Il racconto risulta ingegnoso e piacevole.